È Riccardo Rigo ad apporre la prima firma sul Trofeo N5 Terra 2023. Il pilota, chiamato al volante della Citroën DS3 N5 del team Power Brothers – vettura condivisa con Daiana Darderi – ha concretizzato una performance convincente prevalendo sugli altri competitor del Rally della Val d’Orcia, appuntamento inaugurale della serie inserito nella programmazione del Campionato Italiano Rally Terra. Alle sue spalle, attardato da una foratura nella quinta speciale costata oltre quattro minuti di ritardo, si è installato Aronne Travaglia. Il giovane, che aveva ben impressionato nelle precedenti occasioni di utilizzo della Ford Fiesta N5, condivisa con Lorenzo Lamanda, si è visto privato della possibilità di concludere l’impegno a ridosso della top-ten, proiezione maturata con riscontri velocistici in linea con le aspettative. Una performance esaltante, quella espressa dal pilota trentino, che ha posto in risalto l’elevata competitività della vettura, sempre più vicina agli esemplari della categoria di riferimento assoluto.

Sul podio finale sono saliti Davide Negri e Marco Zegna, con il pilota all’esordio sulla Citroën DS3 messa a disposizione e curata in campo gara da Tecnica Bertino. Una vettura, quella affidata alle mani dell’esperto pilota, appena arrivata dalla Spagna ed al centro di una messa a punto che ha trovato espressione sulle selettive strade senesi, condizionate da un’alternanza di condizioni meteo diverse tra loro. Sensazioni che hanno assecondato Davide Negri, uno dei piloti che alimenteranno l’agonismo nel prosieguo della serie promossa da N5 Italia.

Ottimi spunti per lo statunitense Mark Piatkowski, su Volkswagen Polo MK2. Il driver, affiancato da Alessio Angeli, ha progressivamente assimilato gli automatismi della vettura – mai utilizzata in precedenza – esprimendo una performance valsa il ruolo di seconda forza nella classifica provvisoria di categoria. Sensazioni positive in termini prestazionali, quelle riscontrate nelle fasi di avvio gara da Mark Piatkowski, autore di una prestazione già garante di riscontri cronometrici degni di nota. A vanificare il risultato finale è stata la rottura dell’idroguida. Prematura uscita di strada per Roberto Camporese, con la sua Citroën DS3 messa fuori causa sui chilometri della seconda prova speciale, quando il driver si trovava in terza posizione. Un’uscita di strada accusata nel corso dello shakedown, con conseguente capottamento della sua Renault Clio N5, ha estromesso dalla lista dei partenti Giovanni Manfrinato, uno dei più attesi interpreti del confronto inaugurale della serie.